Peer
education e la strategia dell’ipotenusa
Contorno Viola, organizzazione di volontariato e impegno civile.
Peer Education e i suoi sviluppi
Sembrerebbe un azzardo scomodare Pitagora, ma secondo una nostra intuizione l’immagine che evoca la peer education potrebbe essere sintetizzata nella forma del triangolo rettangolo.
Potremmo interpretare i due cateti, rispettivamente gli adulti nella dimensione verticale e i pari in quella orizzontale, mentre l’ipotenusa come il ruolo dei peer educator all’interno del sistema.A partire dal 1996 l’Organizzazione di volontariato Contorno Viola, in collaborazione con l’ASL VCO, ha avviato e messo a regime interventi di educazione fra pari finalizzati, in particolare nella fase iniziale, alla prevenzione dell’Aids e delle infezioni sessualmente trasmissibili fra la popolazione giovanile e adolescenziale del territorio. L’Associazione Contorno Viola ha inoltre sviluppato negli ultimi dieci anni moduli di formazione e progetti di prevenzione in altre realtà italiane e anche all’estero (Brasile, Svizzera e Francia). Lo sviluppo della peer education ha evidenziato il portato di empowerment di questo metodo, che risulta così applicabile anche ad altre tematiche come il bullismo e il cyberbullismo, la prevenzione di rischi alcol correlati, la prevenzione del gioco d’azzardo…
Abbiamo bisogno di una prevenzione che faccia un pezzo di strada insieme alle nuove generazioni fino a che scoprano la soddisfazione di inventare, se non un Paese, pezzi di Paese
(F. Floris)
La Peer&Media Education forma i futuri cittadini digitali
Se la Peer Education costituisce una strategia di prevenzione, la Media Education rappresenta una strategia educativa di formazione alla cittadinanza nella realtà espansa dei nuovi media
Dall’incontro nel 2009 con il CREMIT (centro ricerca sull’educazione ai media all’informazione e alla tecnologia) diretto dal professor Rivoltella, è nata una riflessione teorica e sperimentazione pratica che ha coniugato gli approcci, i metodi e gli strumenti della peer education e della media education, formulando il metodo della peer&media education (P&M). In questo ambito, l’associazione ha organizzato due corsi di alta formazione (corso base ed avanzato) per l’Università Cattolica, coordinato diversi MOOC (massive open online course) sui temi della cyberstupidity e l’approccio della peer&media education e partecipato a diversi convegni nazionali (UniCatt e gruppo Abele di Torino) sul tema della adolescenza 2.0. Contorno Viola aderisce alla rete De.Ci.Di definirsi cittadini digitali (insieme a CREMIT dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Cooperativa Industria Scenica e Steadycam dell’ASL di Cuneo), promuovendo attività di ricerca, formazione e intervento per la prevenzione dei comportamenti a rischio nel web. In ultimo, è tra gli enti ideatori del modello patente di smartphone per il territorio del VCO e fornisce consulenza a livello nazionale su tale metodologia.
Sviluppi
I peer educator
Siamo i fratelli maggiori, quelli che supportiamo i pari senza giudicarli e nella mediazione con gli adulti.
Non siamo esperti, medici o psicologi. Siamo giovani che si attivano per i giovani!
Emilio Ghittoni
PRESIDENTE
Sono uno dei fondatori e dal 1995 il presidente dell’Associazione. Ho alle spalle una lunga esperienza professionale nell’industria come program manager e finance analyst e mi è sembrato naturale portare le mie competenze manageriali in associazione. Ho coordinato lo sviluppo dell’approccio verbanese di Peer Education e ho contribuito, in collaborazione con il Centro di ricerca CREMIT, alla genesi teoria e pratica dell’approccio della Peer&Media Education. Attualmente mi occupo degli aspetti gestionali dell’associazione e della progettazione, in particolare nell’ambito della cooperazione transfrontaliera, sia per l’Associazione che per la comunità territoriale e nello sviluppo di progetti di tecnologie di comunità.
Andrea Gnemmi
PSICOLOGO
C’ero quando l’AIDS a Verbania non era solo una notizia che rimbalzava in televisione. Sull’onda dell’emergenza, ho partecipato alla nascita dell’Associazione: gruppi di auto aiuto, assistenza sanitaria in favore dei nostri amici S+ e incontri di sensibilizzazione con i giovani. Sono stato tra i promotori del metodo di peer education qui a Verbania, ancora prima di sapere che questa metodologia era già attiva oltre confine. Da allora, ho scritto numerosi articoli e testi, formato centinaia di peer educator, raccontato la nostra esperienza in giro per l’Italia ed esportato la peer education in Senegal, Brasile e Uruguay. Attualmente mi occupo della formazione degli adulti (docenti, operatori, formatori) e della ricerca scientifica.
Francesca Paracchini
Pedagogista
Ho incontrato la peer education sui banchi di scuola vent’anni fa, quando sono diventata peer educator. Da allora ho capito che il volontariato e il sociale erano il mio futuro. Mi sono iscritta all’indirizzo di scienze pedagogiche dell’Università Bicocca di Milano e nel frattempo ho continuato a seguire i progetti in Associazione come volontaria. Ho scritto due tesi e diversi articoli sulla peer education e oggi mi occupo del coordinamento e della progettazione dei percorsi educativi come pedagogista e formatrice. Se oggi sono qui è per lo sguardo che ho ricevuto dagli operatori di Contorno Viola e per le esperienze preziose condivise con i primi gruppi di peer senior negli anni 2000.
Il Gruppo di Verbania
VOLONTARI
Ci piace definirci così fin dall’inizio della nostra storia. Siamo un gruppo, composto da tante persone – volontarie e consulenti lavoratori – che hanno fortemente creduto nel volontariato e nelle risposte create dal basso. Siamo docenti, psicologi, medici, operatori della prevenzione, dirigenti dell’Azienda Sanitaria e semplici cittadini. Tanti di noi si sono spesi pubblicamente, altri in maniera meno visibile alla comunità. Nel gruppo di Verbania, da sempre e per sempre, ci sono Claudia Ratti, Gianmaria Ottolini, Mauro Croce, Mauro Vassura, Isabella Monaco, Valerio Antonietti, Gabriella Temi, Nadia Del Favero.